Gravidanza oltre il termine: ecco cosa fare
Ci possono essere dei casi in cui il bambino non ne vuole proprio sapere di nascere! Questo è quello che accade quando c’è una gravidanza oltre il termine. Che cosa fare in questi casi?
La durata media di una gravidanza è di 40 settimane. Ebbene sì ragazze, vivrete i 280 giorni più belli della vostra vita dove proverete emozioni indescrivibili!
Può capitare, però, che la gestazione dura più a lungo, anche di 42 settimane, questa è quella che viene definita in gravidanza oltre il termine. Dopo questa data il bambino viene fatto nascere per forza, dolente o nolente, con l’ induzione del parto.
Come si fa a capire a calcolare la data presunta del parto? Appena rimanete incinte, il vostro medico vi chiederà il giorno dell’ultima mestruazione, da lì viene stimato il concepimento che di solito avviene intorno al 14° giorno del ciclo, quando siete in ovulazione.
Un esame importantissimo per calcolare la data presunta del parto è l’ecografia del primo trimestre, è qui che viene stabilito con maggiore sicurezza quando il vostro bimbo nascerà.
Ora però vi dico un piccolo segreto… il bambino nasce quando è pronto! Come dicevano le nonne? Quando la pera è matura cade dall’albero, ecco lo stesso avviene con la nascita di un bimbo.
Se il termine della gravidanza è previsto a 40 settimane non è detto che il pupo nasca proprio in quel giorno preciso.
Capita infatti che il travaglio possa avviarsi prima come nel caso di un neonato prematuro o viceversa che tardi oltre il termine della gravidanza, può capitare anche che sia puntuale!
Se la nascita tarda ad arrivare ci possono essere delle complicazioni, ecco perché le donne che vanno oltre il termine vengono monitorate in modo da evitare pericoli.
Gli esami a cui vengono sottoposte le mamme sono il monitoraggio fetale e l’ecografia con cui si valutano i movimenti attivi fetali.
Quali sono gli imprevisti che possono accadere in una gravidanza oltre il termine?
La più importante è la sofferenza fetale che si può manifestare per diversi motivi. Per la senescenza della placenta che porta a una riduzione di trasporto di ossigeno al feto. La compressione del cordone ombelicale dovuta alla diminuzione del liquido amniotico e dalla grandezza del feto.
Sindrome di aspirazione del meconio, dove il feto può espellere una piccola quantità di contenuto intestinale che se ingerito può andare nei polmoni e creare del problemi respiratori.
Distocia della spalla dovuta sempre alla dimensione del bambino. Più diventa grande e aumentano le probabilità che non riesca a uscire dal bacino materno, che potrebbe causare lesioni traumatiche alle spalle. Utilizzo della ventosa ma anche maggior rischio di un parto cesareo.
Questi sono ovviamente i rischi che vengono prevenuti grazie all’attento monitoraggio di una equipe medica! C’è qualche mamma in ascolto che ha avuto una gravidanza oltre il termine?