Mamme.tv parla con Città delle Mamme associazione di volontariato
Per chi abita in una grande città come Roma, essere mamme non è così semplice come può sembrare, soprattutto all’inizio. Tante volte quando non c’è una rete familiare alle spalle si rischia di sentirsi sole ed isolate. Quello di cui c’è bisogno è invece la condivisione e il confronto con le altre mamme. Questo è quello che fa dal 2009 l’Associazione Città della Mamme, che opera nel quartiere Pigneto della capitale.
Da cinque anni cercano di aiutare le mamme romane, con tante iniziative dal grande valore sociale. Lasciamo la parola a Serena Baldari, vicepresidentessa della Città delle Mamme.
Quando e come nasce l’associazione Città delle Mamme?
Nasce nel 2009 dall’idea di un gruppo di donne, neomamme, che sentivano l’esigenza di vivere la maternità in maniera più consona al loro stile di vita, non rinunciando quindi alla possibilità di frequentare appuntamenti culturali e luoghi di socializzazione.
In quante hanno aderito a questa associazione e collaborano attivamente?
Dal 2009 a oggi molte persone si sono succedute all’interno dell’associazione, al momento le socie operative sono 8.
Come siete riuscite a farvi conoscere dalle mamme romane?
Lavorando innanzitutto sul territorio, il Pigneto, quartiere dove residiamo quasi tutte, e lavorando con grande tenacia anno dopo anno, collaborando con altre realtà locali e con la pubblica amministrazione. Attraverso i media e i social network.
Tra i progetti più famosi della vostra associazione, c’è il Cinemamme. Ci volete raccontare come è nata questa iniziativa?
Il Cinemamme è stato il primo progetto ideato e realizzato da città delle mamme, è nato nel 2009 con l’obiettivo molto semplice di consentire alle mamme, ma anche ai papà e ai nonni, di andare al cinema anche con un neonato. Il progetto risponde all’esigenza di avere una vita sociale appagante anche durante la maternità, che molto spesso può essere un periodo difficile e di isolamento, ed è anche a sostegno dell’allattamento materno.
Attualmente è in corso a Roma?
La VII edizione presso il Cinema L’Aquila partirà il 26 novembre.
L’aperitivo Mom invece? Di che cosa si tratta?
Gli aperitivi MOM nascono dall’esperienza del MOM festival , un festival di musica e spettacolo al femminile, pensato per tutta la famiglia, che si è tenuto a Roma nella primavera del 2013. Il successo è stato tale che con la stessa formula abbiamo riproposto gli aperitivi: un bel locale, personale gentile, alcune accortezze nel menù, l’allestimento di zone gioco per le diverse età (ma non l’intrattenimento) e la possibilità di fruire piacevolmente dello stesso ambiente per genitori, bambine e bambini.
Uno degli ultimi progetti è quello dell’Alveare, coworking, con spazio baby. Come sta andando?
Sta andando bene, è sicuramente il nostro progetto più ambizioso. C’è una risposta molto positiva e grande interesse, siamo convinte di andare nella direzione giusta creando luoghi di conciliazione fra lavoro e famiglia. Non è più possibile costringere le donne a scegliere fra lavorare e avere figli, non possiamo permettercelo né socialmente né economicamente.
Tra le vostre associate, in quante hanno avuto difficoltà nel rientro al lavoro dopo la maternità?
Quasi tutte: abbiamo dovuto inventare soluzioni, fare rinunce, mediare fra quello che avremmo voluto fare e quello che era possibile fare. In modo diverso è stata dura per ognuna di noi.
Secondo voi, quali sono le soluzioni da adottare, non solo a Roma, ma in Italia per agevolare le mamme con i bambini piccoli a rientrare al lavoro?
Favorire soluzioni smart: il telelavoro, i nidi pubblici, i nidi aziendali, consentire l’adozione del part time, uscire dall’ottica del lavoro inquadrato nella produttivita delle otto ore giornaliere, incentivare la condivisione attraverso congedi parentali economicamente meno penalizzanti. Tutto questo insieme puo’ agevolare le madri e favorire la conciliazione.
Quali sono le problematiche più diffuse che avete riscontrato tra le mamme romane?
Le difficoltà a organizzare la propria vita dopo l’arrivo di un figlio in una grande città si moltiplicano, si avverte molto la carenza di una rete di supporto, soprattutto familiare. Le neomamme molto spesso sono sole, hanno difficoltà a spostarsi, a individuare e raggiungere luoghi di socializzazione idonei alle loro necessità.
Roma secondo voi è una città a misura di mamma e bambini?
No, purtroppo no. E’ una città faticosa da vivere per chi ha figli piccoli, non è accogliente, non è ospitale, scarica molto sulle capacità organizzative individuali. Ma piccole cose stanno iniziando a cambiare.
Volete dare qualche consiglio finale alle mamme che ci leggono?
Il primo consiglio è quello di non restare sole, di non vivere la gravidanza e la maternità come un periodo di rinunce, si possono e si devono fare tantissime cose belle mentre si è incinta e poi con l’arrivo di un bebè.
Per avere maggiori info su questa associazione questo è il loro sito internet: Città delle mamme
foto: © Città delle Mamme associazione di volontariato