L’alimentazione del neonato e della mamma
Ovviamente chi scrive non ha le competenze adeguate, ma cercheremo comunque di mettere un minimo a fuoco alcune questioni riguardanti l’alimentazione del neonato e della mamma.
Bisogna subito dire che, nei primi 5 – 6 mesi, il latte contiene tutti i nutrimenti necessari alla crescita del bimbo. Inoltre, anche se accompagnato dall’aggiunta di cibi solidi (il cosiddetto divezzamento), viene comunque consigliato pure nel corso del secondo semestre di vita e, se la mamma lo dovesse desiderare, l’allattamento può essere prolungato anche nei mesi successivi. Diverse ricerche hanno dimostrato che i neonati allattati al seno hanno minori probabilità di diventare obesi da adulti e, in particolare, un allattamento di 6 mesi produce i migliori benefici. Diciamo poi che è una buona cosa quella di evitare di imporre al bambino poppate ad orari rigidi e di somministrargli altre sostanze, ad esempio dell’acqua zuccherata o della tisana. L’efficacia dell’allattamento può essere stimata, verificando gradualmente la crescita del neonato; ad esempio nei primi mesi sarà pari a circa 200 grammi alla settimana. Nel corso del periodo dell’allattamento la madre dovrà seguire una dieta equilibrata, magari suggerita dal proprio medico, nel dettaglio dovrebbe eliminare alcolici o limitare l’assunzione di troppo caffè e, in particolare, delle sigarette.
Per lo svezzamento (di solito 8 – 10 mesi), 4 dovrebbero essere i pasti giornalieri del bimbo, 2 a base di latte e gli altri a base di minestrina, brodo di carne. Dagli 8 mesi in poi e non prima, per evitare sensibilizzazioni allergiche, è possibile introdurre il pesce nell’alimentazione del piccolo.