E se il bimbo dovesse nascere prematuro?
Chi è il bambino prematuro? Perché un bimbo nasce prematuro? Due domande a cui cercheremo, anche se brevemente, di rispondere qui.
Il bambino prematuro (oppure si utilizza anche il vocabolo “pretermine”), secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, è quel neonato nato prima della 37° settimana di gestazione. Essere prematuri, quindi nascere prima del termine, può essere differente dal presentare un basso peso alla nascita (magari inferiore ai 2,5 kg) e, viceversa, un neonato con basso peso alla nascita può non essere prematuro. Tuttavia, può accadere che le due situazioni finiscano per coincidere. Quando tutto ciò dovesse accadere, aumenterebbero i rischi di morbilità (la frequenza dell’insorgere di malattie) e mortalità. Ci potranno, perciò, essere diverse difficoltà nelle funzioni vitali e problemi seri di respirazione, sviluppo ed alimentazione. Il periodo più critico sono quelli dei primi giorni/settimane di vita. Detto questo, risulta evidente come l’età gestazionale (dunque, la durata della gravidanza) sia proprio un elemento determinante per le condizioni di salute del bambino.
Perché un bimbo, allora, nasce prematuro? Allo stato attuale non ci sono molte certezze in materia, tuttavia si possono individuare alcune condizioni capaci di aumentarne il rischio. In particolare, si parla di sofferenza fetale, distacco o anomalie della placenta, anomalie congenite, abuso di fumo, alcool e droghe, infezioni intrauterine.
Il bimbo prematuro viene posto, appena dopo la nascita, in incubatrice, oppure in un lettino riscaldato, in modo da garantirne il controllo della temperatura e di ricostruire artificialmente, diciamo, l’utero della mamma. A causa proprio della loro situazione assai precaria, i neonati necessitano di un monitoraggio costante delle funzioni vitali, con presenze di sonde, nella maggior parte dei casi, per fortuna, non troppo invasive.
Insomma, una situazione non proprio tranquilla ed il primo vero obiettivo, dovrà essere quello di portare, nel più breve tempo possibile, il bimbo a casa.