Quando il neonato inizia a conoscere il mondo esterno
Il neonato ed il mondo esterno. Chiaramente un tema simile comporterebbe molto spazio, praticamente una tesi di laurea. Qui cercheremo comunque di mettere a fuoco alcuni punti, si spera, interessanti della faccenda.
Possiamo dire fin da subito che il neonato possiede già riflessi istintivi capaci di farlo rispondere agli stimoli interni ed esterni. Una cosa innata potremmo azzardare. Poi ci sono quelli trasmessi naturalmente dalla madre, che rendono il piccolo consapevole delle proprie capacità sensoriali. Servendosi della vista, riconosce il volto della mamma e, successivamente, il resto dei componenti della sua famiglia, poi verrà la percezione tattile, infine lo sviluppo motorio. Tutto parte, diciamo, dalla relazione e dal legame stretto con la madre, questo perché il neonato ha grande necessità di ricevere da lei tutti quegli elementi che poi diverranno determinanti per un suo corretto sviluppo. Oltre a questo, vi è chiaramente il bisogno forte di protezione e rassicurazione. Tutto questo è basilare affinché lui possa affrontare bene il mondo esterno. Grande importanza la riveste pure l’esplorazione delle sensazioni tattili, dato che è utile per familiarizzare, possiamo dire, con lo spazio circostante. Il resto verrà da sé, specialmente quando andrà all’asilo e poi alla scuola elementare. Lì dovrà iniziare a rapportarsi coi coetanei e con nuove figure determinanti per lui, i maestri. Eccolo allora pronto per affrontare e, quindi, conoscere il mondo esterno.