Come capire il pianto del pupo?

Probabilmente state cercando una risposta a questa misteriosa domanda! E non sapete dove trovarla, dopo che con vostro marito, per l’intera notte, avete provato veramente di tutto: lo avete cambiato, lavato, nutrito, ci avete giocherellato, ci avete ballato insieme e poi… (questa la dico a bassa voce perché lo so che non pensavate di arrivare a tanto) lo avete caricato in macchina pur di farlo addormentare e avete fatto circa venti volte il giro dell’isolato, con il risultato che lui/lei si è calmato… ma dopo a piangere era vostro marito che non riusciva a trovare più il conquistato parcheggio sotto casa!
La domanda che continuate a farvi è: perché piange? O meglio: perché piange così insistentemente e per di più senza un apparente motivo?

Siete stanche di sentire le nonne che con frasi profetiche tipo: “Ma questo bambino lo fai sempre piangere? che ti fa fatto la mamma?” vi fanno sentire del tutto inadeguate. O di quelle super mamme che incontrate al parco che oltre ad avere un look stile Carrie di Sex and The City, raccontano di come i loro angioletti non piangono mai!
E’ possibile che siete così impedite? È possibile che non riuscite a capire il vostro bambino?
La risposta, mi dispiace dirlo, è sì! Non solo, è pure normale! Mica è così facile capire ed interpretare il pianto di un bambino, anzi oserei dire che bisognerebbe inventare un corso all’università tipo “Interprete e traduttore del pianto del bambino”!

Già vi vedo mentre ad ogni UEEEEEEEEEEE, pronte meglio di una interprete multilingue, traducete il tutto con frasi ben comprensibili e noi umani adulti tipo: “Mamma ho fameeeee sbrigatiiiii”, oppure  “Mamma ho fatto la popò se non ti sbrighi urlo ancora di più, ti vorrei vedere a te con questa roba nel pannolino”!
Visto che però questo corso non esiste, anche se sono sicura che sotto al pianto insistente del bambino i pensieri del pupo sono più o meno questi, con Mamme.tv vi vogliamo dare un ABC dei pianti del bambino.
Oltre ai classici pianti di sonno, fame e cambio pannolino il neonato piange per una miriade di motivi, non perché sia lagnoso ma semplicemente perché ancora non parla e il suo modo per comunicare è solo tramite il pianto.
Il bambino piange infatti anche:

– quando è stanco o annoiato, in questo caso o piange ad intermittenza tipo una piccola sirena, oppure prima si lagna con dei piccoli ueeee, per poi esplodere con un forte e rumoroso UEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

– quando ha un malessere che di solito è causato dalle colichette, e questo è bello chiaro perché si contorce e urla come un matto.

– quando vuole sfogarsi per nervosismo (a chi non capita una giornata no?) o perché si sente trascurato, e questo è molto simile a quello delle coliche, qui dovete semplicemente cercare di consolarlo e calmarlo.

Ci sono invece dei casi in cui il bimbo piange perché vuole semplicemente farlo, nel senso che è un suo naturale modo di comunicare.
Come ve la state cavando, vi va di raccontarcelo?

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