Voglie in gravidanza: verità o leggenda metropolitana?
Le voglie in gravidanza sono delle semplici “leggende metropolitane”? Certamente tante cose che si dicono in giro sono frutto di modi di dire, leggende appunto, ma alcune di esse hanno comunque un fondo di verità.
Questa la diceria più famosa: le voglie della pelle del neonato deriverebbero da una voglia culinaria insoddisfatta della mamma, durante le settimane di gravidanza. Si tratta di una semplice diceria, seppur parecchio diffusa. Il bambino, quindi, non avrà alcuna voglia a causa dell’alimentazione della madre e tanto meno una voglia a forma di ciò che non si ha mangiato e di cui non si è riusciti a soddisfare in pieno l’appetito. Le chiazze scure che possono comparire sul corpo del neonato, chiamate appunto “voglie” sono, in realtà, una concentrazione di melanina (se sono scure), oppure una dilatazione di capillari sottocutanee (se sono, all’opposto, rosate). Tutte queste alterazioni della pelle si creano nel momento della formazione fetale dei vasi sanguigni. Dopo i primi sei o sette mesi, incominciano piano piano a scomparire, lasciando magari una leggera macchia permanente. Tutto qua, insomma, il resto è proprio una “leggenda metropolitana”, come ce ne sono molte altre in ambiti diversi.
Perciò, ci troviamo di fronte soltanto ad un retaggio culturale che continua lo stesso a tramandarsi. Grazie alle conoscenze mediche, tutto ciò può rimanere solo una storia innocua, che magari può strappare qualche sorrisetto.