Il carico mentale di noi mamme
Ne soffro da circa 4 anni e non sapevo dargli un nome, poi mi sono imbattuta in un articolo di 50 sfumature di mamma che parlava di un fenomeno chiamato il carico mentale e lì ho capito tutto.
Carico mentale la mia esperienza
Gli ultimi anni per me sono stati un turbinio di eventi bellissimi ma impegnativi. Casa nuova, convivenza, matrimonio, gravidanza, mio marito ha cambiato lavoro, io sono diventata mamma e anche io ho cambiato lavoro, un lavoro bellissimo, che amo, che ho cercato e conquistato, che ben si incastra con il mio essere mamma, ma che comunque mi impegna molto mentalmente.
Tutti eventi importanti e positivi hanno messo a dura prova la mia testa!
Oggi la mia “nuova” vita ha preso un ritmo incessante, dalla mattina alla sera, faccio tantissime cose, ma soprattutto penso, penso, e ripenso a tutto quello che devo fare. Dalla mattina alla sera la mia mente è sempre in attività, devo programmare tutto perché, ho sempre paura di dimenticarmi qualche cosa! Dalle faccende domestiche quotidiane, alla bambina, agli impegni scolastici, a quelli lavorativi, dalle 6 del mattino alle 9 di sera, non mi fermo mai.
Alcune volte ho provato a spiegare a mio marito come mi sento, ma parlando con lui ho capito che per gli uomini è tutto diverso. Eppure lui è un uomo che mi aiuta e collabora, è molto presente, ma questo carico mentale non lo sente o almeno non così come me. Ha periodi di stress lavorativo, ma per quanto riguarda il resto io a differenza di lui sento di avere un macigno sul collo!
Mi sono confrontata con una collega e ho visto che anche lei che ha due figli, io per adesso solo una, vive le stesse cose.
Il carico mentale di Emma
Nel web la donna che ha meglio rappresentato questo fenomeno è Emma nel suo fumetto “Faillait demander” in italiano “Bastava chiedere”. Protagonista è una donna e il ciclo della sua giornata incessante che a fine giornata stremata trova un lavandino pieno di piatti e chiede al marito “Non hai fatto i piatti”? La sua riposta? “Non me lo hai chiesto”! Ecco il succo della questione! A l’uomo bisogna chiedere, a loro non viene automatico è quello che fa la vera differenza. Il nostro è un lavoro invisibile, la casa è in ordine, i panni sono stesi, la cena è pronta, la bambina è lavata, i piatti sono fatti, chi sarà stato a fare tutto?
Carico mentale rimedi
Ragazze, c’è un rimedio almeno così dicono! Isabelle Nicolas, terapista di coppia afferma che il problema non è saper delegare ma di far fare senza pretendere che vengano fatte come noi vogliamo.
Sembra che il carico mentale si può combattere con piccoli stratagemmi.
– non avere ansia da prestazione
– porsi degli obiettivi quotidiani definiti e perseguibili
– fare delle pause
– riposare
– concedersi dei momenti per noi per la nostra cura e il benessere
– trovare dei momenti di intimità con il partner
– svegliarsi la mattina un po’ prima per fare le cose con calma
– imparare a delegare
E tu sai delegare? Io ho cominciato ma non è facile e già perché poi subentra il senso di colpa… che mente abbiamo noi mamme! Alla prossima!