Allattamento e il ritorno al lavoro
Molte mamme che allattano ritengono di dover staccare il bambino dal seno quando dovranno, per forza di cose, rientrare al lavoro. Tuttavia, il momento dell’ allattamento si può comunque conciliare col lavoro…
È una maniera, diciamo, per recuperare il tempo dell’inevitabile distacco, tuttavia è anche un modo per rassicurare il piccolo. Come fare, però, per organizzarsi al meglio? Prima di tutto occorre considerare l’età e lo sviluppo del bimbo. Si trova nella fase dello svezzamento? Ha all’incirca sei mesi? Se il piccolo dovesse avere meno di 6 mesi, oppure dovessero capitare assenze prolungate della madre, si dovrà pensare a modi per ovviare al tutto. Ad esempio, converrebbe portarsi il tiralatte (strumento che permette di estrarre il latte dal seno della mamma, simulando la suzione del neonato. In questo modo, una volta estratto, il latte potrà essere conservato) anche al lavoro, mantenendo così abbastanza alta la produzione. Nel caso il bimbo dovesse avere più di 6 mesi, può anche non essere necessario fare una scorta di latte, e semplicemente il piccolo mangerà il cibo solido in assenza della mamma, e popperà, invece, quando lei sarà rientrata dal lavoro.
Bisogna tenere bene a mente questo: allattare fa bene alla mamma ed anche al bimbo. Diverse ricerche evidenziano una relazione fra durata dell’allattamento al seno e riduzione del rischio di sviluppare patologie cardiovascolari nella mamma in periodo di postmenopausa. Ed i bambini? Quelli allattati per più di sei mesi, avrebbero anche un rischio minore di diventare obesi in futuro.
Insomma, ci vuole solo quella: l’organizzazione.