Gli innamoramenti infantili come momento di crescita
Il primo amore non si scorda mai. Una delle frasi più famose e, senza dubbio, più veritiere. Tuttavia si parlerà qui di un particolare tipo di “amore”, ovvero gli innamoramenti infantili.
Le tappe della Crescita sono le pietre miliari di un vero e proprio viaggio nel tempo che attraversa l’infanzia e l’adolescenza per arrivare all’età adulta. In questa sezione, troi articoli dedicati ai principali traguardi che ogni bambino o ragazzo incontra lungo il cammino, come lo sviluppo motorio, cognitivo e affettivo. Approfondiamo aspetti legati ai segnali di crescita tipici e condividiamo suggerimenti utili per affrontare eventuali piccole difficoltà. Se desideri comprendere meglio come si evolvono le competenze dei tuoi figli e come accompagnarli con serenità e fiducia, sei nel posto giusto. Ogni tappa, infatti, è un passo in più verso l’indipendenza e l’autostima, e merita di essere vissuta al meglio.
Il primo amore non si scorda mai. Una delle frasi più famose e, senza dubbio, più veritiere. Tuttavia si parlerà qui di un particolare tipo di “amore”, ovvero gli innamoramenti infantili.
Chi è che non ha mai avuto un amico del cuore nell’infanzia? Magari l’amicizia è riuscita pure a resistere al trascorrere degli anni e ciò è, senza dubbio, molto bello. Cosa vuol dire, perciò, avere un amico del cuore?
Che fare con un bambino un po’ troppo dispettoso, diciamo scortese? Bisogna punirlo, spiegargli che il suo modo di fare non va bene, lasciare correre?
“Meglio essere figli unici!” “No, è meglio avere un fratello, una sorella!” Quanto volte sentiamo queste definizioni contrapposte? Chi ha fratelli, generalmente, avrebbe voluto essere un figlio unico, chi invece si trova in quest’ultima situazione, avrebbe desiderato l’opposto.
Le punizioni servono veramente a qualcosa? Semmai, come tocca punire un bambino che combina una marachella? Questo è quello che si chiedono praticamente tutte le mamme, ma diciamo subito, non esiste un qualcosa che possa andar bene in modo assoluto; una regola fissa.
Come fare per responsabilizzare i figli? Questo è ciò che si chiedono moltissime mamme, anche perché non è certo una cosa facile fare i genitori. Come ci si deve comportare allora per introdurre nel vocabolario del bambino il termine “responsabilità”? Ecco alcune considerazioni a riguardo.
“Se lo guardi non te ne accorgi: di quanto rumore faccia. Ma nel buio… Tutto quell’infinito diventa solo fragore, muro di suono, urlo assillante e cieco. Non lo spegni, il mare, quando brucia nella notte.”
Al bambino tocca dare, oppure no, la paghetta? Un piccolo dilemma, questo, per le mamme. Inoltre, tutto ciò è da considerarsi educativo?
Un momento emozionante, oltre che importante, per loro ma anche per i genitori. Il riferimento in questione è alla circostanza in cui il bambino impara a scrivere. Vediamone alcuni aspetti.
Il legame di un bimbo con il proprio orsacchiotto, o qualsiasi tipo di peluche, è qualcosa, possiamo proprio dire, di speciale. Cosa lega il piccolo a questo particolare oggetto? Perché nasce un simile legame?