La fobia da scuola
La scuola è croce e delizia di tutti i bambini e ragazzi. Non sempre, infatti, ogni cosa può procedere al meglio e diversi possono essere i problemi, non solo di apprendimento. Spesso e volentieri si parla di fobia da scuola. Cosa vuol dire esattamente? C’è, magari, una definizione?
Tale fobia è quella situazione di forte ansia e turbamento, che prende alcuni bambini quando è il momento di recarsi alla scuola materna o elementare, quasi sempre al mattino. Un problema, questo, che comporta nausea, mal di pancia, ma anche, addirittura, dolori fastidiosi alle ossa. Tutto ciò, però, tende a scomparire nel fine settimana o nel momento di inizio delle vacanze natalizie o estive. Un bambino con simili problematiche, pure quando è in classe piange e vuole la mamma, o desidera assolutamente essere ricondotto a casa sua. Una fobia che è, in realtà, paura di separarsi dalla casa, in particolare dalla madre, considerate entrambe fonte di protezione, tranquillità e sicurezza. Spesso alla base vi è si insicurezza, incertezze sulle proprie capacità di inserirsi in nuovi contesti sociali diversi dalla famiglia, oppure di affrontare al meglio una nuova richiesta di studio magari più impegnativa.
La fobia scolare è un problema crescente e questo a causa delle diverse pressioni sociali e familiari che i bambini e i ragazzi ricevono. Tante volte c’è un perfezionismo indotto, una rigidità verso se stessi, che può non fare accettare pure qualche insuccesso scolastico. Per un genitore è importante stimolare il bambino ad andare a scuola, ad affrontare le situazioni pure spiacevoli. Rinunciare non serve a nulla e affrontare le cose è ciò che occorre sempre cercare di fare. Sono concetti che i figli devono, piano piano, recepire.