Famiglia e scuola uniti contro il bullismo
Il bullismo è purtroppo un fenomeno che è sempre esistito, solo che con l’evolversi dei vari mezzi di comunicazione ed il cambiamento dei parametri di notiziabilità, ci arrivano molte più notizie in tal senso. Inoltre, aspetto non certo di poco conto, ci troviamo in una società civile ed il rispetto reciproco dovrebbe essere sempre presente, ovviamente, anche nel caso dei bambini o adolescenti.
Iniziamo col dire che gli esperti differenziano tra bullismo diretto ed indiretto. Il primo tipo è caratterizzato da una relazione appunto diretta, fra il bullo e la sua vittima. Può avvenire un contatto fisico, magari con botte e addirittura molestie sessuali. Vi è però anche chi prende in giro la vittima a livello psicologico, ad esempio mettendo in giro voci false sul suo conto (una situazione, questa, da non sottovalutare rispetto al bullismo fisico prima citato).
Il bullismo indiretto, invece, tende a danneggiare la vittima nelle sue relazioni con le altre persone, escludendola ed isolandola.
Le conseguenze possono essere gravi per la vittima. C’è, infatti, chi interiorizza tutto quanto, chi si chiude ancora di più, arrivando a peggiorare il suo rendimento scolastico o chi, purtroppo, decide di togliersi la vita (i casi di adolescenti suicidi li possiamo leggere spesso sui giornali).
Il bullismo si può abbattere sui disabili e in questo caso le vittime non possono, chiaramente, difendersi al meglio in determinate situazioni. Poi c’è quello che interessa gay, lesbiche (o presunti tali) ed in questo caso parliamo di omofobia (inutile quasi sottolineare l’importanza che questo tema sta assumendo negli ultimi tempi).
Non è neppure da sminuire il cosiddetto cyber-bullismo, spesso anonimo, che vede gli aggressori agire tramite i Social Network, email, forum e così via.
Purtroppo i primi casi di bullismo vengono fuori anche nel periodo dell’infanzia, per poi assumere toni più marcati in quello dell’adolescenza. Se ne parla tanto e spesso si organizzano iniziative, si scrivono libri, per parlare di questo argomento. Bisogna però partire dalle famiglie, dato che è lì che viene impartita l’educazione ed i genitori costituiscono inevitabilmente dei modelli di riferimento. In secondo luogo la scuola, perché è là che i giovanissimi passano tante ore della giornata e gli insegnanti hanno modo di controllare determinate situazioni. Famiglia e scuola, perciò, dovrebbero andare a braccetto e solo in questo modo i casi di bullismo potrebbero sensibilmente diminuire.