Difetti della vista, lo strabismo
Fra i deficit della vista che colpiscono i bambini c’è anche lo strabismo, ovvero una deviazione degli assi visivi provocata da un malfunzionamento dei muscoli oculari estrinseci.
Lo strabismo si divide in “concomitante” (ossia quando la deviazione si mantiene costante nelle diverse direzioni dello sguardo), del quale esistono due forme precise chiamate esotropia ed exotropia, e quello “incomitante” (la deviazione varia nelle differenti direzioni dello sguardo).
Ma come si può capire quando un bimbo è affetto da strabismo? Ciò accade quando ci si accorge che, osservando il bambino negli occhi, si nota che nel mettere a fuoco un oggetto, i suoi occhietti non fissano nel medesimo punto, bensì l’uno segue una direzione differente dall’altro.
Per quanto riguarda le cause, invece, queste possono essere legate difetti rifrattivi, ad anomalie oculari, oppure al fattore ereditario.
Come agire allora per correggere questo difetto della vista? Il metodo più comune è quello di bendare l’altro occhio in maniera tale che sia soltanto l’occhio deviato ad inviare informazioni al cervello. Tuttavia ci sono casi più seri che necessitano di lenti correttive, oppure addirittura di un intervento chirurgico.
Attenzione però ai facili allarmismi, in quanto non sempre la disparità di fissazione è segno evidente di strabismo; infatti nei primi mesi di vita i bambini non sono ancora capaci perfettamente di controllare i movimenti dei due occhi e nemmeno di usarli contemporaneamente. È chiaro che per consigli e per visite, c’è il medico di famiglia e, subito dopo, l’oculista.