Il sonno? Un optional con le colichette!
Ve lo avevano detto le vostre amiche che ci sono passate prima di voi, vi eravate documentati, insomma, lo sapevate a quello a cui sarete andati incontro, ma non vi immaginavate che fosse così!
Il vostro bambino ha pochi mesi e la notte non dorme praticamente mai!
Vi sveglia nel cuore della notte con un pianto acuto, in grado di svegliare l’intero vicinato? Ragazzi, state tranquilli, è tutto normale.
Ora lo so che, coloro che stanno leggendo questo articolo, di corsa dopo una notte insonne non saranno d’accordo nella risposta semplicistica, che vi abbiamo dato, ma è così!
Analizziamo il fattore da diversi punti di vista.
Ormai avrete capito come l’unico modo che il vostro piccolo/a ha per comunicare è quello di piangere, ormai vi siete quasi abituati a capire i diversi suoni del pianto, se ha fame, se ha fatto i bisognini etc. C’è, però, un suono nuovo, di quelli che riescono a far venire dritti i peli nelle braccia, un pianto che riesce a perforarti il cervello e a far capire che questo è un pianto di dolore! Non solo il vostro bambino/a si irrigidisce tutto, e contrae le sue piccole gambe! No, non è un racconto dell’orrore, ha semplicemente le coliche!
Ora non so voi, quando vi viene una colica come state, io male, non piango più, semplicemente perché sono cresciuta! Ecco immaginate il dolore di una colica in una creatura così piccola che si sta abituando a prendere familiarità, con il suo corpo e con il mondo circostante.
La prima cosa da fare, è cercare di capire se si tratta veramente di colichette, dopo tante puntate di Dottor House avrete imparato a fare delle diagnosi no?
Sembra, infatti, che il pianto delle colichette si può confondere con quello di quando ha un reflusso gastroesofageo. In questo caso però il bambino interrompe il pasto che sta facendo; è quindi facilmente identificabile.
Se siete preoccupati portatelo dal pediatra e dopo che lo visiterà e sarà sicuro che il vostro bambino soffre semplicemente di coliche, calma e sangue freddo ecco degli utili consigli per cercare di aiutarlo!
Primo tentativo da fare è quello di prenderlo in braccio e metterlo a pancia in giù, con la vostra mano pronta ad avvolgergli il pancino. Questa posizione allevia il dolore e lo aiuta a riaddormentarsi. Mi ricordo ancora mio cognato quando la sua prima figlia aveva le colichette, che la cullava in questo modo cantando “Siam i tre piccoli porcellin!”, la mia nipotina non voleva smettere di piangere, ma credo che non fosse più per le coliche, ma per il papà non molto intonato!
Alcuni medici prescrivono delle gocce per far passare il dolore, nelle fasi più acute sono consigliate. Di solito però il problema delle coliche dura pochi mesi, nei primi quattro – sei.
Il segreto più importante è quello di non trasmettere la vostra ansia al bambino, in quanto la percepisce. Lo so che è notte fonda, siete stanchi e non sapete cosa fare, ma non dovete andare nel panico capito?
Un’altra piccola soluzione è quella di acqua e zucchero da mettere nel ciuccio o in un cucchiaino, avrà un effetto calmante.
Ragazzi tranquilli, passerà! In bocca al lupo!