Inserimento all’asilo: consigli su come cavarsela
In alcune regioni italiane, la settimana scorsa è stata per molti bambini, quella del grande rientro. Ho avuto la bacheca di Facebook, letteralmente “invasa” dalle mie amiche blogger, impegnate nell’inserimento all’asilo. Ho letto commenti, emozioni, sensazioni, e vedere i loro bimbi, così piccoli ma grandi, con il loro zainetto, mi ha fatto emozionare insieme a loro!
Nel Lazio invece, si inizia questa settimana, e per tutti i bimbi piccini è il primissimo giorno di scuola.
A noi, tocca l’anno prossimo, ma ho tantissime amiche e conoscenti, che invece, questa settimana devono affrontare il grande inizio.
In che cosa consiste esattamente l’inserimento all’asilo, ma soprattutto come affrontarlo?
L’inizio della scuola è il primo vero distacco tra i genitori e il bambino. È un luogo non familiare, dove ci sono i suoi coetanei, ma in cui deve ambientarsi, deve interagire e farsi strada.
L’importante è secondo me (poi vedremo l’anno prossimo come me la caverò) è prepararlo prima, cercando di parlagliene e di creare entusiasmo intorno all’argomento. I mesi prima, è importante coinvolgerlo nell’acquisto dell’occorrente la scelta dello zainetto, dei nuovi vestitini, del materiale, etc.
Dipende molto anche dal carattere del bambino, mia madre ad esempio mi racconta sempre, come io ero stata sin da sa subito indipendente e pronta alla scolarizzazione a differenza di mia sorella, che invece piangeva disperata.
La cosa da sottolineare con il bambino è che mamma o papà, lo lasciano lì, ma che lo andranno sempre a riprendere!
Il distacco, non è solo per loro, è anche per la mamma! Anche per noi mamme, l’inizio della scuola, è una tappa importante che coincide, con un altro passo verso l’autonomia. Se prima sono “sempre” stati con noi, adesso invece, se la devono cavare da soli, senza di noi. Devono imparare tante cose nuove e il fatto che questo avvenga senza il nostro supporto, è un momento veramente unico nella rapporto tra mamma e figlio.
Quanto dura il periodo dell’inserimento all’asilo? Di solito due settimane, il bambino viene portato nell’ambiente scolastico per poche ore al giorno. Nella primissima fase, viene lasciata anche la mamma per un po’ di tempo, poi viene invitata a lasciare il bambino lì, per farlo interagire con i nuovi amichetti.
Piano piano, giorno dopo giorno, la mamma si allontana e lo lascia da solo per maggiore tempo, facendogli sempre capire che la mamma torna a prenderlo!
Secondo i pedagogisti, questo concetto, no va dato per scontato, ma va sottolineato e detto quasi all’infinito. Trasmette sicurezza al piccolo che capisce che non viene abbandonato, ma che invece viene lasciato in un luogo amichevole e familiare. Alcune volte, l’inserimento è più lungo, ci possono essere situazioni in cui il bambino fa fatica, in quel caso, bisogna dilatare i tempi e far durare questa fase intermedia un po’ di più, la parola d’ordine è: “rispettare i tempi del bambino”. Non fatevi problemi, se vedete gli altri bimbi più spigliati, non è una gara e non vince chi arriva prima!
Voi come ve la state cavando? Ne parliamo insieme?