I bambini e la pasta. Un rapporto (quasi) sempre perfetto
Gli italiani sono un popolo di amanti della pastasciutta, poco da dire. Tantissimi non potrebbero rinunciare ad un pranzo senza la pasta ed un discorso simile lo si potrebbe fare chiaramente pure per la pizza. Ma coi bambini, invece, come la mettiamo?
I bimbi, di solito, la amano e sono altri gli alimenti che faticano a mandar giù, basti pensare alle verdure oppure alle uova. Un bel piatto di pasta con sugo semplice, magari di basilico, non si rifiuta quasi mai, tantomeno i bambini! Tuttavia, ci sono anche quei bimbi che destano proprio la pasta. In alcuni casi, soprattutto con bambini piccoli, c’è la questione degli omogenizzati. Tante mamme, infatti, continuano a proporgli l’omogenizzato, anche dopo aver superato il periodo dello svezzamento. Questo alimento è così facile da ingoiare che non necessita di masticazione, perciò il bimbo non si sforzerà mai di assaggiare altro. Un consiglio è quello di eliminare l’omogeneizzato dalla sua dieta ed iniziare a preparare un primo di pasta, oppure di riso, con verdure o legumi. Piano piano le cose dovrebbero cambiare e la pasta verrà così accettata. Poi, ovviamente, ci sono i gusti personali e lì non esistono proprio stratagemmi giusti. Nessuno può obbligare a farsi piacere per forza la pasta, altrimenti qualsiasi altro tipo di alimento. Punire e sgridare il bambino non è la cosa giusta da fare; anzi può essere addirittura controproducente. L’ideale è sempre quello di proporre una giusta e mirata alimentazione corretta. Quindi, un bilanciamento appropriato di proteine e carboidrati; anche col consiglio del pediatra e poi del medico di famiglia.