Rapporto tra la madre e il figlio maschio
Forte è certamente il legame che unisce il bambino alla propria madre. Il rapporto tra la madre figlio e il maschio è stretto ma, in determinati casi (per fortuna pochi!) può portare ad aspetti pure morbosi.
Si tratta di una situazione del tutto naturale e biologica che innesta nella relazione mamma-figlio un comportamento “seduttivo” da parte della madre, accolto generalmente bene dal figlio che la considera come una presenza costante nella sua vita. Un rapporto, però, troppo stretto fra i sue potrebbe generare dei problemi. Da 0 a 3 anni potrebbe venire limitata la socializzazione, da 3 ai 6 anni, può venire vanificata la capacità di giocare da solo, dai 6 agli 8 ci potrebbero essere conflitti con il “modeling” nei riguardi della figura paterna (il bambino deve, infatti, modellare la sua personalità sulla figura paterna). Poi verso i 10 anni si potrebbe giungere ad un sentimento di collera verso la figura materna, che diventa così abbastanza ingombrante. Quindi, i figli maschi potrebbero iniziare ad evitare qualunque tipo coccola.
Ma qual’è, allora, l’errore commesso dalle mamme? È quello, possiamo dire, del non saper leggere il bisogno giusto di indipendenza e distacco del proprio figlio.
Questa situazione diventa morbosa, perciò, nel caso venisse impedito o contrastato (chiaramente in maniera involontaria) lo sviluppo delle varie naturali tappe evolutive.