L’orsacchiotto, compagno della crescita
Il legame di un bimbo con il proprio orsacchiotto, o qualsiasi tipo di peluche, è qualcosa, possiamo proprio dire, di speciale. Cosa lega il piccolo a questo particolare oggetto? Perché nasce un simile legame?
Si tratta, innanzitutto, di un rapporto importante nelle prime fasi dello sviluppo psicologico del bimbo. Già verso i 2, 3 anni, i bambini iniziano ad affezionarsi in particolare a un oggetto da cui difficilmente riescono a separarsi, prima di tutto quando si avvicina il momento di andare a dormire e salutare, perciò, i genitori. Il sonno, infatti, per loro significa affrontare un qualcosa di sconosciuto che può incutere anche un po’ di timore. C’è, infatti, l’ansia che, una volta svegliati, non si ritrovi più la mamma e tutte le cose a cui sono affezionati. Quindi, l’orsacchiotto aiuterebbe, per così dire, il piccolo ad affrontare il momento del distacco, un momento particolarmente critico. Questi giocattoli offrono al bambino tutto quello che gli manca nel momento del sonno o di forte ansia: compagnia, calore, dolcezza e così via… Rappresentano, perciò, un vero e proprio punto di riferimento affettivo su cui il bimbo riversa molto spesso le proprie emozioni e sentimenti. Meglio allora non privare il bimbo del suo caro orsacchiotto, perché sarà proprio lui un giorno ad abbandonarlo. Fa parte, diciamo, della normale crescita, un particolare e pelosetto “compagno”, che accompagna il bambino in un momento delicato della prima infanzia.